Onorevoli Colleghi! - L'ampio dibattito che si è venuto svolgendo nel corso di questi ultimi anni, i numerosi progetti di legge presentati nelle ultime legislature in merito all'apertura di nuove case da gioco sul territorio nazionale denotano un lento, ma chiaro cambiamento di opinione rispetto a tale problema.
      È diventata sempre più utopistica e fuori da ogni realtà la pretesa di interdire ai cittadini italiani la possibilità di praticare il cosiddetto «gioco d'azzardo»: se non si trova posto nelle quattro case da gioco autorizzate nel nostro Paese (Venezia, San Remo, Campione d'Italia e Saint Vincent), ove lo desiderino, si recano con facilità ancora maggiore di oggi in qualsiasi località all'estero (Slovenia, l'ultimo paradiso che ha aperto le sue frontiere a migliaia di italiani).
      È inutile ricordare che il gioco d'azzardo clandestino è una delle principali attività della criminalità organizzata quale fonte di finanziamento e strumento di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e comporta gravi rischi per tutti coloro che lo praticano, senza avere alcuna garanzia.
      D'altronde, le remore morali che fino ad oggi hanno impedito una liberalizzazione del gioco d'azzardo sembrano dover cadere, poiché in tutti i modi oggi viene pubblicizzato dai mass-media l'accesso al «guadagno facile»; né deve scandalizzare

 

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che lo Stato o le istituzioni pubbliche possano ricavare benefìci per il gioco dei cittadini, visto che, da sempre, sono consentiti lotto, lotterie, concorsi a schede, i cui proventi vengono in gran parte incassati dallo Stato, e che tale tendenza ha, con il passare degli anni, subìto una accelerazione notevole, causando l'autorizzazione e il proliferare di nuove lotterie nazionali.
      È diffusissimo da parte degli italiani il ricorso a sale da gioco collocate in Paesi vicini, come Francia, Montecarlo, Svizzera, Germania, Austria, con conseguente notevole esportazione di valuta italiana.
      L'apertura delle frontiere in Europa ha reso ancor più facile lo spostamento di cittadini nel continente e il movimento di capitali attraverso i confini. Resta, inoltre, da rimarcare che il denaro portato e speso nei casinò oltre confine va ad arricchire e a potenziare località turistiche straniere, con danno evidente dei centri turistici nostrani, che non hanno fonti di approvvigionamento di valuta da tradurre in strutture turistiche. Tra le ragioni del decadimento turistico in Italia va posta anche questa situazione, specie nelle aree di antica tradizione turistica legate strettamente a fatti climatici o paesaggistici.
      Il rapporto tra la crescita del turismo internazionale e l'andamento della domanda turistica in Italia risulta inversamente proporzionale: mentre il turismo mondiale risulta il settore economico maggiormente in espansione, l'Italia sta perdendo quota come destinazione dei turisti europei.
      La forte crisi economica e recessiva che colpisce soprattutto la Lombardia quale realtà industriale e che colpisce direttamente l'occupazione avrebbe potuto trovare, in parte, sfogo e assorbimento se ci fosse stato un forte programma turistico.
      In considerazione del fatto che le quattro antiche case da gioco esistenti in Italia, complessivamente, rendono un utile annuale di svariate decine di milioni di euro, occupando centinaia di dipendenti, con la presente proposta di legge si propone l'apertura delle case da gioco di San Pellegrino Terme e Gardone Riviera, peraltro già sedi di antichi casinò.
      San Pellegrino Terme ha un'importanza notevole dal punto di vista turistico-termale e si intende, con la presente proposta di legge, non solo perseguire in maniera adeguata l'incentivazione della stazione, valorizzando le misure idrotermali del suo territorio, ma, essendo la zona limitrofa sede di numerose stazioni turistiche invernali, si intende permettere anche nella stagione che va dal 1o aprile al 30 settembre la continuità di presenze turistiche, quindi la stabilità del posto per i lavoratori, che a tutt'oggi risultano per la maggior parte stagionali.
      Per quanto concerne Gardone Riviera, situato sul Lago di Garda, da sempre meta di turisti per la maggior parte provenienti dall'area austro-tedesca, si intende, con la presente proposta di legge, non solo mantenere e recuperare la presenza straniera nella zona, ma permettere anche nella stagione che va dal 1o ottobre al 31 marzo la continuità di presenze turistiche e lavorative come per la precedente stazione. Si ricorda che a Gardone Riviera ha sede il Vittoriale degli Italiani visitato da circa 200.000 persone all'anno e che la località gardesana è famosa per il suo clima temperato nel periodo invernale.
      Va, infine, sottolineato che, oltre a stimolare flussi turistici, l'autorizzazione all'apertura delle suddette case da gioco consente di reperire risorse che gli enti locali interessati possono destinare a investimenti.
      Per questi motivi e per quelli precedentemente elencati si chiede alla Camera dei deputati di esaminare e approvare celermente la presente proposta di legge.
 

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